La Garfagnana

La struttura si trova nel cuore della Garfagnana, una stretta vallata tra il parco dell’Appennino Tosco-Emiliano e quello delle Alpi Apuane con le sue aspre vette. In Garfagnana ambiente, attività, tradizione, folclore, storia e tanto altro si alternano per offrire un’esperienza turistica all’insegna di relax e divertimento, tra sapori, borghi, laghi, boschi e montagne dove il tempo scorre lento e si ha modo di riconciliarsi con sé stessi.

La Garfagnana

La struttura si trova nel cuore della Garfagnana, una stretta vallata tra il parco dell’Appennino Tosco-Emiliano e quello delle Alpi Apuane con le sue aspre vette. In Garfagnana ambiente, attività, tradizione, folclore, storia e tanto altro si alternano per offrire un’esperienza turistica all’insegna di relax e divertimento, tra sapori, borghi, laghi, boschi e montagne dove il tempo scorre lento e si ha modo di riconciliarsi con sé stessi.

Così il giornalista Enrico Fumagalli la descrive sul giornale L’Avvenire:

Quando vi giunse nel 1522, l’Ariosto dovette pensare d’esser caduto in disgrazia alla corte degli Estensi. La nomina a governatore di Garfagnana, provincia del ducato di Ferrara, somigliava piuttosto a un esilio in una landa remota e selvaggia, fatta di selve impenetrabili, «terra di lupi e di briganti», come ebbe a scrivere nelle Satire. Cinque secoli dopo la Garfagnana non ha perso né la sua ruvida bellezza né le sue ricchezze, che si misurano nella vastità delle sue foreste e nei castagni secolari, nel carattere della sua gente, arguta e ospitale, nei borghi di pietra e nelle pievi smarrite sui versanti. La montagna è quella dell’Appennino tosco-emiliano, nel tratto in cui la dorsale era tagliata dai cammini medievali, che univano Lucca a Modena; ma anche quella delle Apuane, con le bianche cicatrici delle cave di marmo, gli alpeggi d’alta quota e i laghi che mandano in cielo il verde dei boschi. Un universo di paesaggi estremi, dolci e aspri, fedele ad un’antica vocazione di autenticità. Forse per questo scelse di vivere qui Giovanni Pascoli, in cerca del suo "nido" in una piega dell’Appennino toscano, tanto nascosta da essere quasi segreta.

Così il giornalista Enrico Fumagalli la descrive sul giornale L’Avvenire:

Quando vi giunse nel 1522, l’Ariosto dovette pensare d’esser caduto in disgrazia alla corte degli Estensi. La nomina a governatore di Garfagnana, provincia del ducato di Ferrara, somigliava piuttosto a un esilio in una landa remota e selvaggia, fatta di selve impenetrabili, «terra di lupi e di briganti», come ebbe a scrivere nelle Satire. Cinque secoli dopo la Garfagnana non ha perso né la sua ruvida bellezza né le sue ricchezze, che si misurano nella vastità delle sue foreste e nei castagni secolari, nel carattere della sua gente, arguta e ospitale, nei borghi di pietra e nelle pievi smarrite sui versanti. La montagna è quella dell’Appennino tosco-emiliano, nel tratto in cui la dorsale era tagliata dai cammini medievali, che univano Lucca a Modena; ma anche quella delle Apuane, con le bianche cicatrici delle cave di marmo, gli alpeggi d’alta quota e i laghi che mandano in cielo il verde dei boschi. Un universo di paesaggi estremi, dolci e aspri, fedele ad un’antica vocazione di autenticità. Forse per questo scelse di vivere qui Giovanni Pascoli, in cerca del suo "nido" in una piega dell’Appennino toscano, tanto nascosta da essere quasi segreta.

Cosa fare in Garfagnana

1. Trekking
2. Passeggiate a cavallo
3. Rafting
4. Mountain bike
5. Pesca
6. Parchi avventura

1. Visite ai borghi medioevali
2. Manifestazioni culturali
3. Sagre paesane
4. Visite a parchi naturali

1. Trekking
2. Passeggiate a cavallo
3. Rafting
4. Mountain bike
5. Pesca
6. Parchi avventura

1. Visite ai borghi medioevali
2. Manifestazioni culturali
3. Sagre paesane
4. Visite a parchi naturali

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